4)… QUARANTENA PER DUE MORSI D’AMORE…

Sono felice di essere qui con te… l’amore è una meraviglia, 

Ma amare è ancora meglio!

Chi l’avrebbe mai detto ?

Abbracciami in questo letto.

Siamo così in alto che possiamo toccare il cielo con la punta della lingua. Sa di buono. Sai di buono. Che cosa ti ricorda? Io posso sentire attraverso i tuoi occhi…ma certo, anche vedere ed ora  vedo i pesci pagliaccio e… le fregate e qualche coniglio ogni tanto: nessuno è perfetto!

I muri stanno diventando sempre più sottili e mi annunciano la via del ritorno anche se è buio e il tempo si è spento. Ma se  non serve più a niente trattenerlo: saltiamolo.

…in fuga… Parigi XVIII Fotografia di Cristina S.

Ora possiamo finalmente guardarci da fuori ma facciamo attenzione: quando chiuderemo le finestre si aprirà il mondo e saremo finalmente liberi di scappare altrove.

« E se ci perdessimo? ».

… mentre l’orologio gioca a La Smorfia e apre le scommesse.

« …e se vincessimo?…».

Senti, iniziamo a spostare i mobili perché non voglio più guardare le cose dallo stesso punto di vista : neanche te!… allora spostiamo i baci, spostiamo anche quelli.

Ma chi l’avrebbe mai detto ?

Lo stesso disco per la centesima  volta e neanche un graffio! Ogni tanto ri-suona di traverso o al contrario poi si ferma a guardarci sottosopra e ci chiede se ne vogliamo ancora e saltella le note solleticandoci il cuore e le orecchie e la pancia: come si diverte a fare la campana, la riga, il mondo, il brucio, il paradiso, l’ambo, la settimana, lo sciancateddu il tririticchete il pàmpano canticchiando da 1 a 10 e…tutti giù per terra…

Puglia, 2019 Fotografia di Cristina S.

Eccomi, ci sono finita per terra…

Finalmente!

Ci sono caduta e la terra mi ha aspirata.

Ed io mi sono lasciata meravigliosamente sprofondare.

Se non hai paura, non lasciarmi la mano, vieni qui che ti racconto la storia. Quella di quando cercavo un’ancora per le mie radici aeree. Così ho scoperto il mio lamento segreto in quella danza folle. Il “Canto di Cristina” esisteva già, ed era proprio lì e quel giorno è a me che ha attraversato le gambe, la pancia ed il cuore.

Ho fame ora, inventiamo un pasto: uova strapazzate dal ridere, melanzane fritte di caldo, succo di pomodoro al sole, linguine agli sgoccioli e salame di cioccolato appiccicoso. E da bere…: Rosso.

…quante cose accadono in questa mia casa…

Ed io sono brilla di tutto.

Dove andremo in vacanza quando rinizierà il lavoro ? Ti chiedo dall’amaca che abbiamo tessuto fra una parola ed un sogno che si dilungava.

Disegnamoci dei meravigliosi biglietti  per un viaggio dove niente è compreso: io giro veloce e tu scegli a caso una meta perché non voglio essere un cuore triste senza passeggeri ma desidero sentirmi pizzicata, sfrontatamente, anche dalle bollicine dello Champagne, e spero che il viaggio sarà lungo e che alla fine saremo ubriachi e che ci mancherà il tempo per arrivare e non ne avremo più per ritornare.

Allora saremo felici.

Ma adesso apri l’ombrello perché  piove in casa e sul balcone facciamo un barbecue visto che c’è il sole, domani nevicherà forse, ma io so guidare i cani, li ho portati con me dal mio ultimo giro del mondo attaccati alla mia slitta-da-viaggio, non li senti ululare ?…Immagina: 

Fotografia di Cristina S.

 Parigi nevica, 

e noi?

Noi guardiamo, piano

Piano lei ci spia

Spiano mille occhi dalla nostra finestra

E dalla finestra, scappiamo fuori!

« Fuori » gridiamo, « fuori »,

Fuori dalle catene

Fuori dai doveri

Fuori dagli schemi,

Fuori dai giudizi

« Fuori » gridano, « fuori »,

Fuori è dentro,

Rimanetevi dentro

Dentro,

immobili,

senza un alito di vento,

Nessuna parola è uscita

Neanche il silenzio osa guardarci per capire come fare

Fare è dentro,

Rimanetevi dentro.

Dentro, immobile

è la burrasca

Seduta su un divano rosso,

fiato sospeso ti sto accanto

Aspettiamo in silenzio.

« Dentro » gridiamo « dentro »,

Lasciateci dentro.

Accendi il fuoco ora, e stendi i tappeti volanti, io appendo la chitarra alla cintura di Orione: da quando l’ho riconosciuto, mi segue ovunque vada, e il canto di Cristina lasciamolo germogliare dove più gli piace mentre facciamo una pennichella in riva ad un’idea: ma che fatica farla scendere dalla cresta di quell’onda … Cosa ne dici se adesso apriamo l’aquilone? non l’ho mai fatto volare è lì da vent’anni e probabilmente si è scordato anche lui chi sia, però mi piacerebbe tanto perché mi aiuterebbe a guardare più su; portiamoci dietro anche il binocolo ma non diciamo a nessuno dove andiamo: è un segreto che altrimenti bisognerà spiegare dall’inizio della fine ed io la fine l’ho persa per strada è partita perché si è innamorata di un filo di ragnatela pensando fosse un discorso, era pieno di perline luccicanti e ci ha lasciati senza risposte allora l’inchiostro per scrivertele l’ho gettato dalla finestra ed ora il cielo è sempre blu. 

Ecco, lo sapevo la polizia ci ferma all’angolo di una nuvola troppo bianca per essere marmellata : me l’avevi chiesta per colazione, pensavo di avertela portata…e loro non ci credono:  « Niente più marmellata, non è l’ora di colazione questa, ci vuole serietà fuori i documenti… »

“Dove l’hai lasciata la serietà?”

” Pensavo fosse fra i documenti di viaggio… Invece se n’è andata a spasso da sola…”

Torniamo in prigione sig. Agente non si preoccupi… 

E chi si alza più da questo letto ? Voglio una condanna a vita.

Ma dove sei ora?

Ti sei perso dentro all’armadio o ti hanno messo in gabbia? È facile in questo periodo sbagliarsi di strada con tutti i divieti i sensi unici i tempi che non funzionano e tu stai li ad aspettare.

Che cosa aspetti amore moi ? Che quella porta la apra io ? È scorrevole…scorre senza fermarsi, aspettami, vengo anch’io: come si scivola bene quando non si pensa a niente.

Ma cos’è che scorre? sento slittare un’idea, l’avevamo lasciata sulla riva e sta ritornando, se non la prendi al volo si spaccherà e la stanza si riempirà di mille molecole folli alle quali dovrò dare la caccia con l’acchiappa-farfalle. E se poi mi portano via? Un decollo stupefacente! mi metterò anche io la polverina sulle ali.

Per una volta sola almeno crediamoci in qualcosa di strampalato.

Ora sono piena di nuovi  disegni per domani e di colori e sono bella perché non m’importa più niente e posso finalmente muovermi con il canto di Cristina sulla tela del ragno ondulante e tu…tu non essere in ritardo. Se non vuoi perderti.

Io, Fotografia di Cristina S.

E’ una meraviglia l’amore.

Ma amare è ancora meglio.

ECCEZIONE FATTA PER “UN UOMO” (TESTO, MUSICA E PROPRIETÀ DI EUGENIO FINARDI), LE FOTOGRAFIE I TESTI E TUTTO CIÒ CHE APPARE SU QUESTA PAGINA, SONO OPERA DI CRISTINA SCAGLIOTTI E DA INTENDERSI PROTETTI DA COPYRIGHT. SONO VIETATI L’UTILIZZO E/O LA COPIA ANCHE SOLO PARZIALI SENZA AUTORIZZAZIONE : SCRIVERMI E CHIEDERE INVECE…NON LO È! GRAZIE.

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